Al passo coi tempi, fedeli ai nostri valori di sempre

La Lega Serie A, luogo dei sogni di milioni di appassionati di calcio di ogni età, ha organizzato nello scorso weekend la prima edizione del proprio Festival, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e con il Comune di Parma.

Questa nuovissima manifestazione è nata per raccontare la bellezza e le peculiarità del massimo campionato di calcio italiano, e lo ha fatto organizzando incontri e momenti di approfondimento con i protagonisti, con gli addetti ai lavori e con alcune celebrità del calcio presente e passato. Aperta gratuitamente a tifosi ed appassionati, ha coinvolto i principali rappresentanti dei settori interessati, alcuni grandi campioni, allenatori, e dirigenti che hanno scritto la storia del nostro campionato. C’erano anche i direttori delle principali testate italiane, in materia sportiva, oltre agli ormai immancabili “influencer” amati dai giovani, esperti di social, per arrivare fino ad attori e cantanti tifosi di calcio.

Ero presente nella giornata di sabato ed è stata per me l’occasione di tracciare la storia della Junior Tim Cup, il torneo giovanile alla sua undicesima edizione quest’anno, di sottolineare l’importanza dello sport in oratorio e gli straordinari risultati educativi ottenuti da questa alleanza fra oratori e parrocchie dello sport di base con i Club di Serie A.

Nell’occasione, è stata presentata l’indagine dell’Istituto Piepoli, sulle numerose e proficue attività di oratori e parrocchie, attraverso loro società sportive, per accogliere e includere i ragazzi in un progetto sportivo che aggrega, aiuta la formazione dei più giovani, mettendo sempre la persona al centro del proprio impegno. 
A Cesenatico da oggi a domenica si svolgeranno le finali nazionali di Sport& Go!, il progetto che impegna migliaia di ragazzi e che conclude la stagione nel migliore dei modi.

Per tutto ciò vorrei ringraziare sentitamente i dirigenti delle società sportive che si sono messe in gioco in questa e nelle precedenti manifestazioni, dimostrando che il Csi, pur evolvendosi al passo con i tempi, è rimasto fedele al proprio impegno di accogliere, formare, rendere possibile l’incontro con l’altro, con il prossimo, con l’amico o l’amica che c’è in ogni “altro”.

Share this post
Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp