Che gioco e sport superino razzismo, ingiustizie e guerre

Diversamente dai tempi dei social, della tv e della radio, il quotidiano racconta, approfondisce, “rende storia” ogni evento, con tempi diversi. Arriva dopo e rimane, spesso, più a lungo. Scrivo queste note sulla fase finale della Junior Tim Cup 2024, messa in onda anche quest’anno in collaborazione fra Lega Serie A con Tim e Csi, per cercare di trasmettere quello che fino a questo momento è stata, anche quest’anno, avendone seguito i primi passi, e avendo assistito in diretta ad uno degli eventi più toccanti in assoluto.

Ho spesso parlato e scritto, in queste circostanze, negli anni passati, di gioia contagiosa dei ragazzini in campo, nel mondo dei campioni, quindi dei loro sogni. Così è stato anche quest’anno. È una gioia impossibile da descrivere quella negli occhi dei giovanissimi protagonisti del torneo. La stessa gioia ma più responsabile e con lo sguardo adulto, dei loro dirigenti, degli accompagnatori e dei genitori.

Questo meraviglioso progetto educativo- sportivo che ha coinvolto anche in questa edizione i campioni dei Club della Serie A Tim e sposato la campagna “Keep Racism Out” a contrasto di ogni discriminazione, si è svolto però sotto una cappa di consapevole tristezza, sempre più pesante e sempre più segnata da punti di domanda etici, sociali, culturali. C’è troppa sofferenza, da parte di bambine e bambini, in tutto il mondo, a causa di guerre, contrasti, ingiustizie.

Sono consapevole che non è una novità di quest’anno, ma sento forte il desiderio di esprimere un profondo augurio affinché nel futuro il gioco, lo sport, la gioia di stare insieme, siano possibili a tutti i bambini, in ogni parte del mondo. Non è demagogia ma speranza cristiana che il messaggio dello sport si possa alzare sopra il razzismo, sopra le ingiustizie, sopra il frastuono delle guerre.

Quello visto ieri all’Olimpico di Roma è veramente bello e può essere un modello da esportare: lo sport che permette a dei ragazzini di condividere le esperienze dei campioni ai massimi livelli. Questa è forza unificante.

Devo ringraziare, per questo, i rappresentanti della Lega Serie A, della Tim e di Frecciarossa, che ci ospita, per aver condiviso la realizzazione di questa undicesima edizione della manifestazione. E, come sempre, ma non per abitudine, ringrazio infine tutti i volontari che hanno donato il loro tempo con la consueta generosità.

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