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Allenatori per uno sport a colori

Sono le 7,00 del mattino.
Alcuni avventori nel bar del paese per il caffè e la colazione.
Una signora offre ad un extracomunitario, residente da anni in paese e con la cittadinanza italiana, il caffè.
Si conoscono da tempo.
L’uomo è integrato benissimo nella comunità; fa parte del gruppo di protezione civile e ha eseguito numerosi interventi per ripristinare o ristrutturare beni del comune insieme ad altri connazionali.
Quando il signore esce dal bar un altro avventore rimprovera la donna.
“Ma sei sua amica? Come fai non vedi che è un extracomunitario?”
Il tutto condito da parole non proprio educate.
Nel locale scende il silenzio.
La reazione della signora è composta: “Sì perché io non sono razzista come te. Non guardo il passaporto per stringere amicizia con una persona”
Questo è un episodio come tanti altri che purtroppo capitano sempre più spesso.
Il clima non è sano.
Si respira un odio ingiustificato come in questo caso quando la persona in questione merita più di altri la cittadinanza del paese per quanto e come si dedica alla comunità.
Integrazione è la parola magica che dovrebbe risolvere ogni tipo di problema quando si parla di stranieri.
Lo sport è un mezzo eccezionale per realizzarla.
Di questo si parla nell’appuntamento del corso di formazione degli allenatori di calcio e pallavolo in programma giovedì 6 dicembre nella sede del CSI.
“Uno sport a colori” è il tema della serata caratterizzata da alcune testimonianze e dall’introduzione di don Battista Dassa.
Esperienze vissute nei nostri campionati da alcuni ragazzi inseriti nelle squadre iscritte ai campionati.
Di allenatori che hanno seguito formazioni composte da ragazzi stranieri.
Ma anche l’esperienza di alcuni volontari impegnati nel progetto “CSI nel mondo”.
Il volontariato sportivo promosso dal CSI che vede il Comitato camuno impegnato nella Repubblica Democratica del Congo e una ragazza di Esine che ha partecipato ad una missione ad Haiti.
Esperienze positive che ci fanno dimenticare alcuni fatti (circoscritti) spiacevoli accaduti sui nostri campi.
E che ci fanno respirare un’aria meno malsana di quella che ristagna attualmente su questo tema nel nostro paese.
Ma l’integrazione è anche ad altri settori come ad esempio la disabilità. Anche in questo caso il CSI ha esempi da portare e da condividere nell’incontro di giovedì.