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«Cosa c’è di più bello di una mano tesa? É voluta da Dio per donare e ricevere”

Da quattordici anni l’Unione Sportiva Oratorio Angolo Terme saluta il nuovo anno con una fiaccolata dedicata alla pace. Gli animatori del gruppo sportivo attendono la luna piena e, insieme all’oratorio del paese. Promuovono una passeggiata sotto le stelle. Il tracciato, già reso suggestivo dalla luce lunare, diventa ancora più bello per lo scenario naturale del parco del lago moro percorso dai camminatori. Peccato che quest’anno la luna era assente, coperta dalla nuvole che in mattinata hanno lasciato cadere alcuni fiocchi de neve, non sufficienti ad imbiancare il percorso per renderlo ancora più bello. Ritrovo nel piazzale dell’oratorio dove il parroco don Attilio ha aperto la serata di riflessione sulla pace con le parole di papa Francesco che hanno accompagnato tutto il cammino.”Offrire la pace è al cuore della missione dei discepoli di Cristo. E questa offerta è rivolta a tutti coloro, uomini e donne, che sperano nella pace in mezzo ai drammi e alle violenze della storia umana. La “casa” di cui parla Gesù è ogni famiglia, ogni comunità, ogni Paese, ogni continente, nella loro singolarità e nella loro storia; è prima di tutto ogni persona, senza distinzioni né discriminazioni. È anche la nostra “casa comune”: il pianeta in cui Dio ci ha posto ad abitare e del quale siamo chiamati a prenderci cura con sollecitudine. Sia questo dunque anche il mio augurio all’inizio del nuovo anno: “Pace a questa casa!”. Così una novantina di camminatori ha affrontato la passeggiata notturna chiacchierando e fermandosi per altre tre volta ad ascoltare alcuni passi del messaggio scritto da papa Francesco per la giornata della pace 2019. Un messaggio che incoraggia le giovani generazioni. “Quando l’esercizio del potere politico mira unicamente a salvaguardare gli interessi di taluni individui privilegiati, l’avvenire è compromesso e i giovani possono essere tentati dalla sfiducia, perché condannati a restare ai margini della società, senza possibilità di partecipare a un progetto per il futuro. Quando, invece, la politica si traduce, in concreto, nell’incoraggiamento dei giovani talenti e delle vocazioni che chiedono di realizzarsi, la pace si diffonde nelle coscienze e sui volti. Diventa una fiducia dinamica, che vuol dire “io mi fido di te e credo con te” nella possibilità di lavorare insieme per il bene comune.” La passeggiata si è conclusa all’Oratorio dove gli animatori hanno predisposto una cena semplice per concludere al meglio una serata di amicizia, riflessione e pace.