Per lo sci del CSI camuno non è una stagione facile. A parte il discorso neve, sulle piste manca e la prima prova del campionato è stata rinviata. Speriamo che la situazione migliori e si possa proseguire con regolarità. Il 2019 per lo sci poteva essere l’anno della scomparsa, almeno provvisoria. Uno degli sport tradizionali del nostro Comitato, proprio nell’anno del 40° di fondazione, ha corso il rischio di restare fermo al palo. La defezione di una delle società più consistenti, per motivi per noi non condivisibili, ha messo in allarme il mondo dello sci del CSI. Davanti alle difficoltà si è scoperto però un importante spirito di squadra. Quello che è il motto scelto quest’anno dal CSI: “Ogni maglia ha un’anima”. L’attaccamento all’attività proposta dal Csi ha spinto i gruppi sportivi a cercare nuove società, nuovi iscritti per rendere praticabile il campionato di sci. Non solo, la solidarietà e la compattezza dell’associazione ha portato alla riproposta, dopo parecchi anni, del circuito sciistico regionale. Tra Vallecamonica e Bergamo è nata una collaborazione che ha contribuito a salvare il nostro campionato. Domenica scorsa sono stati trecentosettanta gli atleti al via della gara regionale. Un’occasione di confronto, non solo tecnico, tra gli sciatori dei due comitati che può portare ad altri ed interessanti sviluppi in futuro. Da una situazione difficile si è usciti con la condivisione, la collaborazione, la solidarietà e l’impegno soprattutto delle società sportive. Ci sono altri settori del CSI Vallecamonica che soffrono, questo è un esempio di come si possono risolvere alcuni problemi. Non è sufficiente la riproposta di schemi collaudati nel tempo, ogni tanto si deve avere il coraggio di rischiare per intraprendere strade nuove. E, prima di tutto, fare squadra.