Verso l’estate: Csi lievito di bene, attento ai bisognosi

Può sembrare strano, quanto meno in alcune zone d’Italia, cominciare a parlare di estate e di centri estivi, considerato che ancora in questi giorni il tempo meteorologico non porta a pensare alla stagione vacanziera.

Invece, questione di giorni e i ragazzi saranno liberi dagli impegni scolastici e liberi di partecipare alle attività aggregative proposte un po’ ovunque.

Una su tutte, quella nata sulla scorta della felice esperienza di un anno fa, con Fondazione Conad Ets che ha deciso di affiancare di nuovo il Csi offrendo un importante contributo per permettere di far partecipare ai Cre anche quei ragazzi disagiati che vivono in famiglie bisognose.

È un progetto interessante, proposto con sensibilità e genuino desiderio di eliminare le disuguaglianze, specie nelle settimane estive destinate al gioco. Un progetto testato lo scorso anno, apprezzato e valutato positivamente sia da Fondazione Conad Ets sia dal Csi e dalle società sportive coinvolte.

È questo il modo per essere vicini in maniera concreta e delicata alle società impegnate sul territorio nazionale ad offrire occasioni di svago, divertimento, socialità ed allegria. Dal recente incontro con i vertici della Fondazione, ho ricavato una chiarissima impressione di attenzione ai bisogni dei più deboli e voglia di offrire ai ragazzini meno fortunati le stesse opportunità di coloro che hanno ricevuto miglior sorte. È importante, ed è una forte attestazione di stima, che per questo significativo contributo economico sia stato scelto il Csi.

Mi sorprendo a volte della reputazione di cui gode, in tutta Italia, la nostra Associazione. Ma poi, frequentando le nostre manifestazioni in ogni angolo del Paese, mi ritrovo ad ammirare le capacità dei nostri dirigenti di fare tanto bene.

E comprendo a pieno il rispetto di cui siamo attorniati.

Sul finire della stagione sportiva invernale c’è magari un po’ di stanchezza. Qualcuno lo palesa, con sincerità. Ma con altrettanta autenticità so anche che in pochi giorni l’affaticamento scompare e riprende, forte, il desiderio di scendere in campo per ricominciare con esperienze e progetti nuovi, nel solco dell’ormai consolidato percorso associativo. Il Csi è questo: capace di guardare oltre l’orizzonte, ma attento a quello che avviene nel presente. È il nostro essere lievito di bene. Non dimentichiamolo, quando ci potrà sembrare che la stanchezza possa avere il sopravvento.

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